La Via delle Ville, dei Palazzi e dei Castelli
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Il territorio dei Monti prenestini e dei Castelli romani ha da sempre attirato le grandi e potenti famiglie del passato che lo hanno scelto come sede, a pochi passi da Roma, di castelli, palazzi e ville immersi tra le bellezze naturalistiche di un paesaggio affascinante e meraviglioso, ricco di storia e di tesori nascosti.
Sulle tracce di queste antiche famiglie nobiliari e di illustri personaggi del passato, accanto alle più famose ville tuscolane o tiburtine, a essere proposti sono anche percorsi alternativi e meno conosciuti: dal Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, al Palazzo Barberini di Palestrina, a quello Doria Pamphilj di Valmontone e Marcucci di Olevano Romano, fino ad arrivare al Castello Brancaccio di San Gregorio da Sassola o al Palazzo dei Conti a Poli.
I Comuni
LA STORIA
Nel palazzo baronale dei Colonna è possibile ammirare una ricca decorazione pittorica ad affresco. Nelle stanze del pianterreno viene rappresentata la vittoria a Lepanto (1571) dalla flotta pontificia comandata da Marcantonio Colonna contro i Turchi. Ad essere raccontato è anche l’episodio della revisione della Vulgata della Bibbia avvenuta proprio nelle stanze del palazzo di Marcantonio Colonna.
Lo sapevi che?
Il Palazzo Rospigliosi di Zagarolo ospita il più grande Museo del Giocattolo d’Europa.
La presenza di un antico castello è attestata già nel 1052. Il feudo di Valmontone viene acquistato nel 1548 dagli Sforza di Santa Fiora e passa poi ai Barberini fino alla cessione a Camillo Pamphilj, che avvia la ricostruzione di questa antica dimora e il ciclo di affreschi delle stanze del piano nobile con le allegorie dei Quattro Elementi e dei Quattro Continenti. Completa il ciclo il Salone del Principe. Oltre al paesaggista Gaspard Dughet, tra gli altri, vi lavorano noti artisti come Mattia Preti, Francesco Cozza, Pierfrancesco Mola, il Borgognone e Giambattista Tassi.
Lo sapevi che?
Il Museo di Palazzo Doria Pamphilj ospita al pianterreno una ricca collezione archeologica di reperti risalenti ad un periodo compreso tra il IV secolo a. C. e il IV d. C., rinvenuti durante gli scavi per la realizzazione della Linea TAV che attraversa Valmontone.
Costruita nelle vicinanze dell’antica Tibur tra il 118 e il 138 d.C., la grandiosa e ricchissima dimora extraurbana dell’imperatore Adriano è oggi tra i siti archeologici più importanti del mondo, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1999.
A partire dalla metà del Cinquecento la magnifica Villa d’Este è progettata e costruita per volere di Ippolito II d’Este dall’architetto napoletano Pirro Ligorio. Il meraviglioso giardino all’italiana, tra i più belli e meglio conservati d’Italia, è costellato di giochi d’acqua e scenografiche fontane.
Lo sapevi che?
Tra antiche vestigia, sentieri immersi nel verde, grotte naturali e il fragore delle cascate, il Parco Villa Gregoriana, voluto da papa Gregorio XIV nella prima metà dell’Ottocento, oggi in concessione al FAI, ha ispirato nei secoli l’immaginazione di numerosi letterati, artisti e uomini di cultura.
Sin dai tempi antichi, la zona tuscolana viene ricordata per la presenza di numerose ville suburbane. Nel corso del Cinquecento, Frascati viene favorita da papa Paolo III Farnese che, motivato a restituirle un posto d’onore, incentiva la costruzione delle residenze estive dei ricchi prelati e dei signori di Roma. Dodici sono le maggiori e le più note. Di queste splendide ville, con grandi cicli di affreschi e meravigliosi giardini, fanno parte Villa Mondragone, Villa Aldobrandini e Villa Sora.
Lo sapevi che?
Nella zona denominata Tuscolo, luogo prediletto per le residenze estive di imperatori, senatori e antichi uomini di cultura, si estende il Parco Archeologico Culturale. Tra le ville più celebri qui costruite è possibile ricordare quella di Marco Tullio Cicerone, Lucullo, Tiberio e Matidia.
Il Palazzo Colonna-Barberini è costruito sui resti dell’antico Santuario della Fortuna Primigenia ed è sede del Museo Archeologico Nazionale Prenestino.
Lo sapevi che?
Alla committenza della famiglia Barberini nella campagna del feudo prenestino risale anche il casino di caccia composto da diversi edifici ad uso residenziale, agricolo e religioso. Il casino possiede una singolare forma triangolare che lo rende unico nel suo genere.
Il castello baronale con il suo ponte levatoio ha origini antiche che risalgono all’epoca medievale. Venuta meno nel tempo la sua funzione difensiva, esso acquista l’aspetto di dimora residenziale. Tra gli artisti che vi operano vengono ricordati i fratelli pittori Taddeo e Federico Zuccari. Nel 1889 il castello viene acquistato e ampliato da D. Elisabetta Frield, moglie del Principe Salvatore Brancaccio.
Lo sapevi che?
Nella cittadina si passeggia tra i vicoli dell’antico borgo medievale. Immersi nel verde dei monti è possibile ammirare gli antichi acquedotti romani che costellano le campagne del paese.
Dal primo decennio del Novecento a Cave, scelta come luogo di villeggiatura residenziale, prolificano villini costruiti fuori dal centro della città. A caratterizzarli è lo stile Liberty con il suo particolare richiamo ai motivi floreali.
Poli, feudo della famiglia dei Conti di Segni fin dal XIII secolo, ospita il Palazzo Conti. Situato sull’antica rocca medievale, la sua costruzione e le decorazioni risalgono alla seconda metà del Cinquecento per volere di Torquato Conti e suo figlio Lotario.
Lo sapevi che?
La Villa Conti, detta la Villa Catena, viene ricordata dalle fonti antiche per la spettacolare vista sulla campagna romana che da essa si poteva godere. Essa è stata scelta come dimora di Dino de Laurentis e come location per diversi set cinematografici, tra cui Pinocchio di Matteo Garrone.
Il Castello di Olevano Romano, attuale Palazzo Colonna-Marcucci, già fortificazione medievale eretta sulla rocca dell’antico borgo, diventa proprietà dei Colonna e poi dei Borghese.È possibile visitare le sale affrescate e ammirarne ancora oggi gli antichi arredi.
Lo sapevi che?
La Villa De Pisa ospita il Museo centro studi sulla pittura di paesaggio europea del Lazio. Il Museo Civico d’Arte custodisce una collezione di oli, acquerelli, disegni, bozzetti, incisioni che riproducono vedute del borgo e scorci paesaggistici confermando Olevano come tappa di numerosi viaggiatori del Grand Tour.