di Stefano Coccia
Il territorio di Palestrina e Zagarolo permea di storia, cultura, arte e archeologia. A questi luoghi scrittori, pittori ed architetti hanno reso tributo rendendo eterna la propria anima.
Viceversa l’eterna fama di due illustri musicisti deve i natali proprio a queste due città: stiamo parlando di Giovanni Pierluigi da Palestrina e Goffredo Petrassi, originario di Zagarolo.
La settimana della Musica di OFF ROME Tour: “La musica, Pierluigi e i contemporanei tra sacro e profano”.
OFF ROME Tour ha dedicato un’intera settimana culturale alla musica italiana in età antica, alla musica classica e alla modernità, focalizzando l’attenzione dei partecipanti proprio sulle figure dei due musicisti autoctoni. A guidare i giovani partecipanti è stato il maestro Stefano Coccia, anche lui originario di Palestrina.
Durante la settimana sono stati organizzati workshop, visite guidate, itinerari naturalistici ed infine una jam session.
Workshop parte I: Giovanni Pierluigi da Palestrina
Workshop con l’esperto Stefano Coccia durante la Settimana della Musica
I workshop hanno rappresentato un vero e proprio viaggio nel tempo: partendo dalle origini del repertorio vocale, il canto gregoriano, il maestro Coccia ha ripercorso le tappe fondamentali dell’evoluzione del genere vocale, quello che oggi di fatto si apprezza durante il Festival di Sanremo.
Partendo dalla monodia sacra, passando per quella profana dei trovatori e trovieri, i Carmina Burana, la scuola di Notre-Dame e quella fiamminga, si è giunti fino alla musica polifonica di Giovanni Pierluigi da Palestrina, personalità cardine per la storia della musica in epoca rinascimentale, apprezzato per la bellezza e la semplicità delle sue melodie e per la sua abilità contrappuntistica.
Con l’opera Messa Papae Marcelli, egli ha contribuito a definire i canoni della Controriformacattolica durante il Concilio di Trento, oltre ad essere un ‘influencer’ ante litteram per il gruppo britannico Muse.
Senza dubbio uno dei mottetti più belli del maestro prenestino è Super Flumina Babylonis,ispirato al Salmo 137 della Bibbia. Questo rappresenta infatti il filo conduttore che lega il mottetto di Giovanni Pierluigi, il coro del Nabucco di Giuseppe Verdi e il gruppo anni ‘70 i Melodians, con il brano Rivers of Babylon.
Workshop parte II: da Pierluigi da Palestrina a Goffredo Petrassi
Il repertorio sacro di Giovanni Pierluigi ha influenzato in qualche modo anche il lavoro di Goffredo Petrassi, compositore natio di Zagarolo, a cui è stato dedicato il secondo workshop programmato durante la Settimana della Musica.
Focalizzandosi sull’evoluzione dello stile petrassiano in relazione agli eventi che hanno caratterizzato il XX sec., è stato possibile tracciare un percorso partendo dalla fase del Barocco romano, ispirato allo stile palestriniano, con le opere sacre, fino ad arrivare ad uno stile più astratto e personale, di tipo atonale, con l’uso della dodecafonia.
La grande partecipazione al fermento culturale del ‘900, ha caratterizzato sia la vita privata che lavorativa di Petrassi, facendolo entrare a stretto contatto con gli esponenti della letteratura e delle arti figurative a lui contemporanei.
In questo modo il suo lavoro è caratterizzato da un’ingente quantità e verità di opere che comprendono il repertorio solistico, orchestrale, cameristico, vocale, operistico e anche cinematografico.
Durante la settimana infatti è stato possibile affrontare anche quest’ultimo aspetto grazie alla proiezione del “trailer” della pellicola Riso amaro di Giuseppe De Sanctis del 1949, per cui Goffredo Petrassi ha composto la colonna sonora. Ulteriore tappa alla scoperta del compositore, è stata la passeggiata a Zagarolo: dalla chiesa di San Pietro, nella quale il musicista udì per la prima volta il suono dell’organo in età infantile, alla casa natale, dove visse i primi anni di vita.
Le altre attività della settimana alla scoperta dei tracciati della musica locale.
Un altro momento importante della settimana è stato il workshop di fotografia presentato da Dario Fatello. Oltre alla lezione in aula, i partecipanti alla settimana hanno avuto modo di mettere in pratica le varie tecniche durante la visita al museo della Casa Natale di Giovanni Pierluigi, sede della Fondazione a lui dedicata, e alla statua del musicista.
Visita al Museo Casa Natale – Fondazione Pierluigi da Palestrina
Ad essere prevista è stata poi una tappa al santuario della Dea Fortuna Primigenia: dal Museo Archeologico Nazionale i giovani partecipanti sono stati accompagnati fino al centro storico dove, all’interno del Parco Barberini, è stata illustrata la storia dei cori e delle orchestre e le attività musicali che hanno caratterizzato e caratterizzano la cittadina.
Di particolare importanza è stato l’incontro con l’associazione culturale “Il Principe” organizzatrice e promotrice del contest musicale Fortuna Music Awards.
Visita al Museo Archeologico Nazionale, Palestrina
La stretta relazione tra musica e natura all’interno del territorio è stata messa in evidenza grazie ad un percorso di trekking che dal parco naturale Valle delle Cannucceta ha condotto fino alla “Quercia del Palestrina“, luogo dove il musicista soleva riposare dopo il lungo tragitto e prendere ispirazione per i suoi lavori.
Sotto la quercia, i giovani partecipanti, hanno intonato il brano anni ’70 Rivers of Babylon dei Melodians, già citato in precedenza, insieme al mottetto Super Flumina Babylonis.
Percorso di trekking alla scoperta della Quercia di Pierluigi da Palestrina, Palestrina-Castel San Pietro Romano
Proprio questi due brani sono stati al centro della jam session conclusiva della settimana: un adattamento strumentale del mottetto palestriniano è stato eseguito dal Lucky’s Jazz Quartet per poi accompagnare gli intervenuti nell’esecuzione di Rivers of Babylon, arrangiata per l’occasione in stile jazz dal maestro Stefano Coccia.
Il viaggio del tempo dei partecipanti quindi è terminato nella corte di Palazzo Rospigliosi, nel presente 2021, proprio l’anno in cui si celebrano i cento anni del monumento dedicato al “Principe della Musica” di Palestrina.